Dopo “Lontano da tutti“, film che racconta l’esilio di un uomo nei rilievi del Terminillo e “Il lento inverno“, ambientato a Norcia e Castelluccio in seguito al terremoto, Andrea Sbarretti torna a girare nelle vette del preappennino umbro. Si intitola “Su queste montagne” ed è la vicenda reale di Dante e Pietro che abitano in due paesini speculari della Valnerina: Castellonalto e Colleolivo. Si sono conosciuti trenta anni fa, quando Pietro si insediò su un rudere a circa 1000 metri di altitudine, conducendo una vita da eremita. L’iniziale diffidenza di Dante si è poi trasformata in rispetto, nei confronti di quest’uomo che ha scelto di vivere lontano dalla civiltà.
I pochi abitanti di queste frazioni, mantengono ancora quelle abitudini fatte di gesti semplici ma sinceri, di fatica, di abnegazione e bontà. Come Fabiano e suo padre che ogni mattina si recano in alta quota per accudire le loro mucche, o come Manuel che ha scelto la solitudine a una vita frivola. Essi sono i testimoni inconsapevoli di un mondo rurale che resiste e che attraverso la quotidianità, tramanda tradizioni e costumi ormai persi da tempo.
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