Piedi-Ciuf-Ciuf l’iniziativa dell’associazione Co.Mo.Do per la Valnerina e l’ex Ferrovia Spoleto Norcia
Passeggiata ecologica, culturale, turistica e fotografica, nella sua 5^ edizione, in esclusiva, promossa dall’Associazione culturale e nazionale, Co.Mo.Do, insieme all’Istituto scolastico F. Toscano di Spoleto e con il patrocinio dei comuni di Spoleto, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Cerreto di Spoleto e Norcia.
La lodevole iniziativa si è tenuta il 31 marzo 2019 e ha permetto si promuovere la 12^ giornata nazionale delle ferrovie dimenticate e supporta un territorio dal punto di vista turistico, dando risalto e raccontando un’identità perduta.
Domenica 31 marzo 2019, l’assessore al turismo del comune di Spoleto, M. Montesi, ha incontrato, presso la sede di Co.Mo.Do – museo ex ferrovia Spoleto-norcia, responsabile L. Fasciglione, circa 300 persone che hanno partecipato ad una manifestazione salutare e culturale.
Subito dopo l’incontro i 300 camminatori sono partiti con 4 autobus di Umbria Mobilità per spostarsi da Spoleto a Cerreto di Spoleto, in località Il Casaletto, dove hanno dato inizio alla passeggiata dalle lastre di Cerreto di Spoleto.
L’appuntamento in località il Casaletto, ove è sito l’agriturismo omonimo, ha permesso di al segretario dell’associazione Paolo Capocci di effettuare un discorso preliminare, il saluto del Sindaco di Cerreto di Spoleto Luciano Campana e la descrizione geologica delle rocce esistenti nel tratto da percorrere a cura del geologo A. Frangioni.
I bimbi, accompagnati dalle rispettive famiglie, rallegravano e allietavano questo allettante itinerario.
Il sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti ha ricevuto il gruppo nella sosta davanti alle scuole medie di Vallo di Nera.
A Sant’Anatolia di Narco si è conclusa la passeggiata con la consumazione del pasto al “Binario Giusto” ex stazione di fermata della ferrovia Spoleto -Norcia .
Quindi un’intera giornata dedicata alla natura, alla scoperta del tratto Cerreto di Spoleto – Sant’Anatolia di Narco, completamente agibile.
Foto e testi a cura di Linda Lucidi