La Pasta alla Carbonara è di Monteleone di Spoleto, si parte dai minatori

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Gli Strascinati e la Carbonara sono nati a Monteleone di Spoleto

“Gli Strascinati e la pasta alla Carbonara sono nati a Monteleone di Spoleto”

Lo sostiene l’amministrazione comunale che rivendica la paternità del piatto

Gli Strascinati e la Carbonara sono nati a Monteleone di Spoleto

Una buona carbonara parte dai “minatori”

Monteleone di Spoleto, 7 aprile ‘23 – Gli Strascinati e la Carbonara sono nati a Monteleone di Spoleto. Lo sostiene l’amministrazione comunale che rivendica la paternità del piatto elencando le seguenti motivazioni: “La contesa non esiste, chiunque ha un palato dal gusto legittimo ama gli Strascinati ed ama la pasta alla Carbonara, leggera variante di questo piatto ricco e succulento. Monteleone di Spoleto ne è la patria. Non si discute. Proprio così, non ci sono ne diatribe con i paesi vicini ne contese, la storia è storia! Che i fratelli Vitelli, Capitani di ventura abbiano saccheggiato Monteleone di Spoleto nell’anno 1494 è storia, che Monteleone di Spoleto ha resistito all’assedio è storia. Che i Capitani Paolo e Camillo con al seguito 400 fanti abbiano avuto fame beh… questo è lecito pensarlo… che un paese di montagna dove il nino è allevato ad ogni portone oltre ad essere la tradizione è sopravvivenza. Il resto è anche storia.

Questa pasta alla Carbonara viene naturalmente anch’essa da Monteleone di Spoleto: è un piatto rappresentato come una leggera variante, ma pur sempre il piatto ricco e calorico dei minatori di lignite, e dei carbonari che sulle montagne nelle carbonaie producevano carbone. Carboidrati della pasta e proteine della carne e dei derivati uova e formaggio. Un piatto bilanciato diremmo oggi, e completo.

I carbonari nel primo 900 durante l’emigrazione impiantarono anche botteghe a Roma dove rifornivano di carbone la città e ancora oggi, in alcuni quartieri della capitale, troviamo una concentrazione di monteleonesi, che continuano la tradizione del commercio in maniera più evoluta e troviamo empori.

Anche le trattorie romane dei Monteleonesi cucinavano gli strascinati e la più recente carbonara perché erano i piatti della tradizione e perché come tutti gli emigrati si portavano dietro i sapori della propria terra.

I famosi 3 scalini di Roma, di piazza Navona, dove si cucinavano e si cucinano ancora oggi gli strascinati e la carbonara per semplificare il nome del piatto, sono originari di Monteleone di Spoleto, è la famiglia Ciampini, che ha anche impiantato il famoso bar pasticceria con annesso ristorante in San Lorenzo in Lucina. Premiati nell’edizione della Fiera di San felice 2019 a Monteleone di Spoleto con il Premio “Ambassador Gusto Italiano nel Mondo”.

Ma per tornare a noi, basta leggere i sonetti dei poeti a braccio, dove la tradizione orale trasferiva le storie locali. In tempi non sospetti il poeta Quinto Giovannetti classe 1914 parlando dei paesi della Valnerina connotava così Monteleone di Spoleto :

‘A Monteleone l’ultimo gioiello!
Cornice d’oro sei dell’Umbria vera,
 hai forme e stile d’antico castello,
 la tua gente tenace e battagliera sopravvisse accettando ogni duello
 e respingendo ogn’agguerrita schiera;
ne san qualcosa i nostri antenati
 come la storia degli strascinati’.

La pasta raccontata in arte

La storia degli strascinati, antesignani della pasta alla Carbonara, è rappresentata in 6 tele ben esposte nella Proloco di Monteleone di Spoleto, commissionate all’artista Tarantola nel 1989.

Di questa storia degli strascinati il geometra Gaetano Iachetti classe 1909 di Monteleone di Spoleto e cliente affezionato del Giustini di Cascia ne raccontò al ristoratore che la espose nella sala del suo ristorante con grande disappunto poi del presidente della Proloco di Monteleone di Spoleto Lino Carbonetti che ne ha sempre difeso le origini monteleonesi.

Le cose sono andate così, comunque ogni 16 di agosto, ormai da 40 anni, a Monteleone di Spoleto si celebra la sagra degli “Strascinati” ed il corso Vittorio Emanuele si gremisce di turisti per gustare questo piatto della tradizione locale, che ogni famiglia del posto sa cucinare con maestria e che si tramanda da madre in figlia.

In un vocabolario dialettale, scritto presso la scuola media statale di Monteleone di Spoleto 1999 è riportato così:

‘STRASCINATI s.m. Pietanza a base di spaghetti tirati a mano impastati soltanto con farina acqua e sale (penghi), conditi con guanciale, salsicce fresche, uova e pecorino’.

Una cronaca umbra del XV secolo fa risalire l’origine di questo piatto al 1494, quando alcune donne di Monteleone di Spoleto lo inventarono per soddisfare la fame dei capitani Paolo e Camillo Vitelli che avevano invaso le terre del castello. Nelle cronache Umbre del XV secolo troviamo la storia degli strascinati, piatto inequivocabilmente nato a Monteleone di Spoleto, proprio come la Carbonara”.

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